Regolamento EPBD e “Case Green”: cosa cambia davvero per installatori e progettisti

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La nuova Direttiva Europea EPBD IV (Energy Performance of Buildings Directive), meglio conosciuta come “Direttiva Case Green”, segna una svolta per il settore edilizio europeo. Dietro le sigle tecniche ci sono scadenze concrete e nuovi obblighi che coinvolgono direttamente installatori, progettisti e imprese. Vediamo in sintesi cosa prevede la normativa, quali cambiamenti introduce e come prepararsi al meglio.

Che cos’è la Direttiva EPBD – “Case Green”

 

L’EPBD (Energy Performance of Buildings Directive) è la direttiva europea che stabilisce gli standard minimi di efficienza energetica degli edifici.
La sua quarta revisione, approvata il 24 aprile 2024, è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea l’8 maggio 2024 ed è entrata in vigore il 28 maggio 2024.  Gli Stati membri, Italia compresa, hanno tempo fino al 29 maggio 2026 per recepirla nei rispettivi ordinamenti.
L’obiettivo è chiaro: portare tutto il patrimonio edilizio europeo verso edifici a emissioni zero entro il 2050, migliorando prestazioni, comfort e sostenibilità.

 

Le novità principali per il settore edilizio

 

La Direttiva EPBD introduce regole che cambiano davvero il lavoro quotidiano di chi progetta o installa.

 

Nuovi requisiti di efficienza energetica

 

Tutti i nuovi edifici dovranno raggiungere standard “a emissioni quasi zero” già nei prossimi anni, mentre per quelli esistenti sono previsti obblighi di miglioramento progressivo delle prestazioni energetiche. Questo significa che ogni intervento – dal rifacimento dell’involucro alla sostituzione di un impianto – dovrà contribuire in modo misurabile all’efficienza complessiva.

 

Il “passaporto di ristrutturazione”

 

Una delle novità più interessanti è l’introduzione del passaporto di ristrutturazione: un documento digitale che accompagnerà l’edificio lungo tutto il suo ciclo di vita, tracciando interventi, obiettivi e miglioramenti futuri.
Per installatori e progettisti si apre così la possibilità di offrire servizi di consulenza continuativi, oltre alla semplice fornitura o progettazione.

 

Addio agli incentivi per impianti fossili

 

La direttiva prevede la graduale eliminazione degli incentivi pubblici per gli impianti alimentati esclusivamente da combustibili fossili.
Questo orienta il mercato verso tecnologie rinnovabili e ibride: pompe di calore, fotovoltaico, solare termico, accumulo e sistemi di gestione smart dell’energia.

 

Cosa cambia per installatori e progettisti

 

L’approccio richiesto dalla nuova normativa è più ampio e interdisciplinare.
Gli installatori dovranno conoscere soluzioni rinnovabili e sistemi intelligenti di controllo dei consumi, mentre i progettisti saranno chiamati a integrare l’efficienza energetica fin dalle prime fasi del progetto.

Entrambe le figure diventano veri e propri consulenti dell’efficienza, in grado di guidare clienti pubblici e privati nelle scelte più sostenibili.
Chi saprà aggiornarsi e comunicare il proprio valore, avrà un vantaggio competitivo decisivo nei prossimi anni.

 

Le date e scadenze da ricordare

 

  • 24 aprile 2024 – Adozione della Direttiva EPBD IV da parte dell’Unione Europea
  • 8 maggio 2024 – Pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale UE
  • 28 maggio 2024 – Entrata in vigore ufficiale
  • 29 maggio 2026 – Termine per il recepimento da parte degli Stati membri
  • Dal 2030 in avanti – Obbligo per tutti i nuovi edifici di essere a emissioni zero e obiettivi di miglioramento per gli edifici esistenti

La scadenza di Maggio 2026 rende chiaro che il tempo per agire è adesso: formarsi, aggiornare le competenze e proporre ai clienti soluzioni già conformi ai futuri requisiti europei.

 

Come prepararsi al cambiamento

 

Per affrontare con successo questa transizione servono formazione, aggiornamento tecnico e una visione di lungo periodo.
Chi opera nel settore dovrebbe:

  • informarsi sui nuovi standard energetici;
  • integrare nel proprio lavoro tecnologie rinnovabili e sistemi di controllo intelligenti;
  • collaborare tra progettisti e installatori per soluzioni coordinate;
  • comunicare ai clienti i vantaggi di adeguarsi subito alla normativa, in termini di valore dell’immobile e risparmio.

La direttiva non va vista come un ostacolo, ma come un’occasione per elevare la qualità dell’edilizia italiana.

 

Un’occasione per innovare il settore

 

La Direttiva EPBD IV non impone solo regole: promuove un nuovo modo di costruire e abitare e premia chi investe in innovazione, qualità e sostenibilità.
Per installatori e progettisti è il momento di mettersi al centro di questa trasformazione, valorizzando le proprie competenze e diventando protagonisti della transizione energetica. Le “Case Green” non sono più un concetto futuro: sono la realtà verso cui il mercato si sta già muovendo.

pubblicato il 11 Novembre 2025
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