Conto termico 3.0 per privati: gli interventi ammessi in ambito residenziale
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Quali incentivi per i proprietari di immobili residenziali? Interventi ammessi e requisiti per accedere al nuovo Conto termico
Il Conto Termico 3.0 rappresenta una delle principali misure a sostegno dell’efficienza energetica e della produzione di energia termica da fonti rinnovabili, rivolgendosi sia alle Pubbliche Amministrazioni, sia ai soggetti privati e agli enti del Terzo Settore.
Rispetto ad altri bonus edilizi, questo meccanismo si distingue per la sua solidità: fondi già stanziati, regole definite e un portale dedicato il quale garantisce una gestione trasparente delle pratiche.
In questo approfondimento ci concentriamo in particolare sui privati con riferimento agli edifici in ambito residenziale, analizzando i requisiti, le categorie catastali ammesse, gli interventi incentivabili e le spese riconosciute.
Quali sono i soggetti privati e le categorie catastali ammesse:
Prima di approfondire, è utile chiarire alcune definizioni contenute all’articolo 2 del decreto, in particolare alle lettere a) e ss):
- ambito residenziale (a): comprende tutti gli edifici e le unità immobiliari appartenenti al gruppo catastale A, con l’esclusione delle categorie A/8 (abitazioni di lusso), A/9 (castelli e palazzi di pregio storico) e A/10 (uffici e studi privati).
- soggetti privati (ss): rientrano in questa definizione tutti i soggetti diversi dalle pubbliche amministrazioni.
Rientrano dunque le seguenti categorie:
- A/1 – abitazioni signorili;
- A/2 – Abitazioni civili;
- A/3 – Abitazioni economiche;
- A/4 – Abitazioni popolari;
- A/5 – Abitazioni ultrapopolari;
- A/6 – Abitazioni rurali;
- A/7 – Villini;
- A/11 – Abitazioni tipiche dei luoghi.
Da precisare che agli interventi realizzati su interi edifici o parti comuni di edifici caratterizzati da categorie catastali miste (residenziale e terziario), è attribuito l’ambito catastale prevalente per l’edificio, calcolato in base ai millesimi.
Quali sono gli interventi ammessi dal Conto termico 3.0 per i privati?
Per i privati proprietari di immobili residenziali, il Conto Termico 3.0 non rappresenta un incentivo “onnicomprensivo”. La misura, infatti, riguarda esclusivamente gli interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, restando invece esclusi i lavori di riqualificazione che interessano l’involucro edilizio.
Gli interventi ammessi sono i seguenti:
pompe di calore
sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con nuovi sistemi dotati di pompe di calore elettriche o a gas, capaci di sfruttare energia aerotermica, geotermica o idrotermica.
Per gli impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW è obbligatoria anche l’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore;
sistemi ibridi factory made o bivalenti
sostituzione degli impianti esistenti con sistemi ibridi factory made (cioè preassemblati e certificati come un unico prodotto) o sistemi bivalenti a pompa di calore, sempre con obbligo di contabilizzazione per potenze oltre i 200 kW;
generatori a biomassa
sostituzione di impianti esistenti di climatizzazione invernale, di riscaldamento dalle serre e dei fabbricati rurali esistenti o per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento e teleraffreddamento con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori alimentati a biomassa. Sono inclusi anche i sistemi ibridi factory made o bivalenti a pompa di calore. Anche in questo caso, sopra i 200 kW diventa necessaria la contabilizzazione del calore;
solare termico e solar cooling
installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, per il riscaldamento ambientale o in abbinamento a sistemi di solar cooling. L’incentivo copre anche gli impianti destinati a processi produttivi o all’immissione in reti di teleriscaldamento/teleraffreddamento. Se il campo solare supera i 100 m², è richiesta la contabilizzazione dell’energia prodotta;
scaldacqua a pompa di calore
Sostituzione di scaldacqua elettrici o a gas con modelli ad alta efficienza a pompa di calore, con requisiti minimi di classe energetica;
allaccio a reti di teleriscaldamento efficienti
incentivo per la sostituzione di impianti individuali con l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento certificati efficienti;
microcogenerazione alimentata da fonti rinnovabili
sostituzione, totale o parziale, degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi di microcogenerazione FER, a condizione che siano rispettati i requisiti minimi di rendimento e certificazione.
Per alcuni interventi del Conto Termico 3.0, l’incentivo comprende anche l’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore. In questi casi, il soggetto responsabile deve trasmettere al GSE, secondo le modalità e i tempi definiti dall’articolo 19, comma 11 del decreto, le misure dell’energia termica annualmente prodotta dagli impianti e utilizzata per coprire i fabbisogni termici dell’edificio. Gli interventi sono incentivabili alle condizioni e secondo le modalità degli allegati I e II in relazione alle spese ammissibili.
Requisiti e condizioni per l’accesso dei privati al Conto termico 3.0
Per accedere agli incentivi occorre tener conto di specifiche condizioni e requisiti:
no a nuove costruzioni, solo interventi su edifici esistenti, comprese le pertinenze, iscritti al catasto edilizio urbano alla data di presentazione dell’istanza di incentivazione ad esclusione degli edifici in costruzione (categoria F) e dotati di impianto di climatizzazione invernale esistenti al momento dell’entrata in vigore del decreto (nel caso di più edifici o unità immobiliari, gli stessi devono essere dotati di impianti di climatizzazione invernale e ciascun generatore preesistente deve essere compatibile con le condizioni previste agli allegati I e II al decreto; l’impianto è registrato presso i pertinenti catasti regionali, ove presenti);
disponibilità dell’edificio o unità immobiliare ove l’intervento viene realizzato da parte del soggetto interessato, in qualità di proprietario o titolare di altro diritto reale o personale di godimento;
sostituzione e non nuova installazione, salvo eccezioni (ad es. solare termico);
la richiesta di incentivo va caricata sul Portaltermico attraverso la scheda domanda entro 90 giorni dalla fine lavori.
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